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INTESA SANPAOLO: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2024

I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2024 EVIDENZIANO LA CAPACITÀ DI INTESA SANPAOLO DI GENERARE UNA SOLIDA REDDITIVITÀ SOSTENIBILE: UTILE NETTO PARI A € 2,3 MLD, PIENAMENTE IN LINEA CON L’OBIETTIVO DI OLTRE € 8 MLD PER L’ANNO IN CORSO.

SIGNIFICATIVO RITORNO CASH PER GLI AZIONISTI: € 1,6 MLD DI DIVIDENDI MATURATI NEL TRIMESTRE (CHE SI AGGIUNGONO AL SALDO DIVIDENDI 2023 DI € 2,8 MLD DA PAGARE A MAGGIO 2024 E AL BUYBACK PARI A € 1,7 MLD DA AVVIARE A GIUGNO 2024).

IL SOLIDO ANDAMENTO ECONOMICO E PATRIMONIALE DEL TRIMESTRE SI È TRADOTTO IN UNA SIGNIFICATIVA CREAZIONE DI VALORE PER TUTTI GLI STAKEHOLDER E NON SOLO PER GLI AZIONISTI, FONDATA ANCHE SUL FORTE IMPEGNO ESG DEL GRUPPO: IN PARTICOLARE, € 1,6 MLD DI IMPOSTE GENERATE (IN AUMENTO DI € 0,2 MLD VS IL 1° TRIM. 2023, DERIVANTE DALLA CRESCITA DEGLI INTERESSI NETTI), ESPANSIONE DEL PROGRAMMA CIBO E RIPARO PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ (OLTRE 38,3 MLN DI INTERVENTI NEL 2022 - 1° TRIM. 2024), RAFFORZAMENTO DELLE INIZIATIVE PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE E FAVORIRE L’INCLUSIONE FINANZIARIA, SOCIALE, EDUCATIVA E CULTURALE (€ 15,8 MLD DI CREDITO SOCIALE E RIGENERAZIONE URBANA NEL 2022 - 1° TRIM. 2024), CONTRIBUTO PARI A CIRCA € 1,5 MLD NEL 2023-2027 PER FAR FRONTE AI BISOGNI SOCIALI (DI CUI CIRCA € 0,4 MLD GIÀ NEL 2023 - 1° TRIM. 2024).

INTESA SANPAOLO È UN ACCELERATORE DELLA CRESCITA DELL’ECONOMIA REALE IN ITALIA: CIRCA € 9 MLD DI NUOVO CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE A FAMIGLIE E IMPRESE DEL PAESE NEL 1° TRIM. 2024; CIRCA 700 AZIENDE RIPORTATE IN BONIS NEL 1° TRIM. 2024 E 141.500 DAL 2014, PRESERVANDO RISPETTIVAMENTE 3.500 E 708.000 POSTI DI LAVORO.

INTESA SANPAOLO È PIENAMENTE IN GRADO DI CONTINUARE A OPERARE CON SUCCESSO IN FUTURO, IN QUALSIASI SCENARIO DI TASSI DI INTERESSE, GRAZIE A:

- I PUNTI DI FORZA CHE CONTRADDISTINGUONO IL GRUPPO: IN PARTICOLARE LA REDDITIVITÀ RESILIENTE, LA SOLIDA PATRIMONIALIZZAZIONE, LO STATUS DI BANCA A “ZERO NPL”, I SIGNIFICATIVI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA E L’ELEVATA FLESSIBILITÀ NELLA GESTIONE DEI COSTI OPERATIVI;

- LA LEADERSHIP NELL’ATTIVITÀ DI WEALTH MANAGEMENT, PROTECTION & ADVISORY, CON CIRCA € 100 MLD DI ATTIVITÀ FINANZIARIE DELLA CLIENTELA IDENTIFICATE PER ALIMENTARE LA CRESCITA DEL RISPARMIO GESTITO AGEVOLATA DAL CALO DEI TASSI DI INTERESSE.

AL 31 MARZO 2024 ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI: COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 13,3%, DEDUCENDO DAL CAPITALE I DIVIDENDI MATURATI NEL 1° TRIM. 2024 E IL BUYBACK DA AVVIARE A GIUGNO 2024, SENZA CONSIDERARE CIRCA 120 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 20 NELL’ORIZZONTE 2° TRIM. 2024 - 2025. 

CRESCITA DEL 16,9% VS 1° TRIM. 2023 DEL RISULTATO CORRENTE LORDO E DEL 18,2% DEL RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA, CON PROVENTI OPERATIVI NETTI IN CRESCITA DELL’ 11,1% (INTERESSI NETTI +20,8%, COMMISSIONI NETTE +6,3%, RISULTATO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA +14,6%) E COSTI OPERATIVI IN AUMENTO DELL’ 1,3%.

QUALITÀ DEL CREDITO:
- INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO DELLE RETTIFICHE E AL 2,3% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E AL 2% SECONDO LA METODOLOGIA EBA;
- COSTO DEL RISCHIO DEL 1° TRIM. 2024 ANNUALIZZATO A 22 CENTESIMI DI PUNTO.

 

  •  UTILE NETTO DEL 1° TRIM. 2024 A € 2.301 MLN, +17,6% RISPETTO A € 1.956 MLN DEL 1° TRIM. 2023
  •   RISULTATO CORRENTE LORDO IN CRESCITA DEL 16,9% VS 1° TRIM. 2023
  •  RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA IN AUMENTO DEL 18,2% VS 1° TRIM. 2023
  •  PROVENTI OPERATIVI NETTI IN CRESCITA DELL’ 11,1% VS 1° TRIM. 2023 (INTERESSI NETTI +20,8%, COMMISSIONI NETTE +6,3%, RISULTATO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA +14,6%)
  •  COSTI OPERATIVI IN AUMENTO DELL’ 1,3% VS 1° TRIM. 2023
  •  QUALITA’ DEL CREDITO:
    •  INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO DELLE RETTIFICHE E AL 2,3% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E AL 2% SECONDO LA METODOLOGIA EBA
    • COSTO DEL RISCHIO DEL 1° TRIM. 2024 ANNUALIZZATO A 22 CENTESIMI DI PUNTO
  •  ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI:
    • COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 13,3% (°), DEDUCENDO DAL CAPITALE (°°) € 1,6 MLD DI DIVIDENDI MATURATI NEL 1° TRIM. 2024 E € 1,7 MLD DI BUYBACK DA AVVIARE A GIUGNO 2024, SENZA CONSIDERARE CIRCA 120 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 20 NELL’ORIZZONTE 2° TRIM. 2024 - 2025

 

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(°)      Common Equity Tier 1 ratio pro-forma stimato pari al 14,7% considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo.
(°°)     Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.

 


DATI DI SINTESI:

 

 

 

PROVENTI OPERATIVI

NETTI:

 

1° TRIM. 2024

 

+5,6%

+11,1%

A € 6.732 MLN DA € 6.373 MLN DEL 4° TRIM. 2023

DA € 6.057 MLN DEL 1° TRIM. 2023

COSTI

OPERATIVI:

 

1° TRIM. 2024

 

-25,9%

+1,3%

A € 2.570 MLN DA € 3.468 MLN DEL 4° TRIM. 2023

DA € 2.536 MLN DEL 1° TRIM. 2023

RISULTATO GESTIONE

OPERATIVA:

 

1° TRIM. 2024

 

+43,3%

+18,2%

A € 4.162 MLN DA € 2.905 MLN DEL 4° TRIM. 2023

DA € 3.521 MLN DEL 1° TRIM. 2023

RISULTATO CORRENTE

LORDO:

 

1° TRIM. 2024

 

€ 3.930 MLN

 

DA € 1.986 MLN DEL 4° TRIM. 2023

DA € 3.363 MLN DEL 1° TRIM. 2023

RISULTATO NETTO:

 

 

1° TRIM. 2024

 

€ 2.301 MLN

 

DA € 1.602 MLN DEL 4° TRIM. 2023

DA € 1.956 MLN DEL 1° TRIM. 2023

COEFFICIENTI PATRIMONIALI:

COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 13,3% (°), DEDUCENDO I DIVIDENDI MATURATI NEL 1° TRIM. 2024 (°°) E IL BUYBACK DA AVVIARE A GIUGNO 2024

_________

(°)       Common Equity Tier 1 ratio pro-forma stimato pari al 14,7% considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo.
(°°)     Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.

 

Torino, Milano, 3 maggio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data odierna ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2024 (*) (**).

I risultati del primo trimestre del 2024 evidenziano la capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 2,3 miliardi di euro, pienamente in linea con l’obiettivo di oltre 8 miliardi per l’anno in corso.

Il solido andamento economico e patrimoniale del trimestre si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo. In particolare:
-   significativo ritorno cash per gli azionisti: 1,6 miliardi di dividendi maturati nel trimestre (che si aggiungono ai 2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 da pagare a maggio 2024 e al buyback pari a 1,7 miliardi di euro da avviare a giugno 2024);
-   1,6 miliardi di euro di imposte (°) generate e aumentate di 0,2 miliardi di euro rispetto al primo trimestre 2023 (°°) per effetto della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di 0,6 miliardi di euro del risultato corrente lordo;
-   espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (oltre 38,3 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2024);
-   rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (15,8 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2024);
-   contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui circa 0,4 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023 e del primo trimestre 2024 e la restante parte inclusa pro-quota nelle prospettive di utile netto per l’intero 2024 e il 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.

Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro, in qualsiasi scenario di tassi di interesse, grazie a:
-   i punti di forza che contraddistinguono il Gruppo
, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a “zero NPL”, i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi;
-   la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory con circa 100 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela identificate (^) per alimentare la crescita.

_________
(*)       Ai sensi dell’art. 65-bis e dell’art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017, Intesa Sanpaolo ha optato per la pubblicazione su base volontaria di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive, rispetto alla relazione finanziaria annuale e semestrale, riferite al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che prevedono - per quanto riguarda i relativi elementi informativi - la redazione di resoconti intermedi sulla gestione approvati dal Consiglio di Amministrazione, in sostanziale continuità con il passato.
(**)     Nota metodologica sul perimetro di consolidamento a pagina 23.
(°)       Imposte dirette e indirette.
(°°)     Interamente nella componente delle imposte dirette.
(^)       Nell’ambito della raccolta diretta e del risparmio amministrato.

Tra i fattori di successo:

■  per quanto riguarda la tecnologia, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025 (*):
    ●     nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market con il recente lancio della banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto del Gruppo: circa 3 miliardi di     investimenti IT già effettuati e circa 1.770 specialisti IT già assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni, non previsti nel Piano di Impresa;
    ●     nuovi canali digitali:
    -   Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello di business di cost/income inferiore al 30% e circa un milione di nuovi clienti entro il 2025 - con un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente         lordo entro il 2025 - non previsti nel Piano di Impresa: oltre 90.000 nuovi clienti (non di Intesa Sanpaolo) già acquisiti e circa 350.000 clienti (di Intesa Sanpaolo) già trasferiti;
    -   Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram): già circa 72 mila clienti e oltre 2,7 miliardi di euro di         risparmio gestito al 31 marzo 2024;
    ●     intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti nel 2025 (già 80 App e circa 150 specialisti al 31 marzo 2024) e circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti nel Piano     di Impresa, senza considerare ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI;

■  per quanto riguarda la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory:
    ●   gli strumenti digitali d’eccellenza, le distintive reti di consulenza con oltre 16.000 persone dedicate
(°), le fabbriche di prodotto assicurative e dell’Asset Management interamente controllate e gli oltre 1.300 miliardi di     euro di attività finanziarie della clientela presso il Gruppo conferiscono a Intesa Sanpaolo un’unicità di fattori abilitanti per la crescita dei ricavi derivante dell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory;
    ●   le attività finanziarie della clientela gestite tramite i servizi di consulenza a 360 gradi offerti dalla Divisione Banca dei Territori e dalla Divisione Private Banking ammontano a 123 miliardi di euro al 31 marzo 2024, in     crescita di 23 miliardi rispetto al 31 marzo 2023
;
    ●   nel primo trimestre 2024 è stata costituita la struttura Wealth Management Divisions, a cui riportano le preesistenti Divisione Private Banking, Divisione Asset Management e Divisione Insurance, per un presidio unitario     delle attività di wealth management, con l’obiettivo di accelerarne la crescita e favorire una maggiore integrazione delle fabbriche prodotto;
    ●
   nel trimestre è stata anche costituita una Cabina di regia “Fees & Commissions”, presieduta direttamente dal Consigliere Delegato e CEO, focalizzata sul monitoraggio, presidio e coordinamento delle strategie necessarie     per aumentare i ricavi da commissioni di tutte le Divisioni del Gruppo.

_________
(*)       Apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, derivante da isytech, Isybank, Fideuram Direct e Intelligenza Artificiale, che compensa l’impatto dell’inflazione più elevata e del rinnovo del contratto di lavoro.
(°)       Gestori nella filiale digitale, gestori per la clientela Exclusive e Affluent, private banker e consulenti finanziati.

L’attuazione del Piano procede a pieno ritmo. In particolare:

●    forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio:
- forte deleveraging, con una diminuzione di 5,2 miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche, tra il 2022 e il primo trimestre 2024, riducendo l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche sui crediti complessivi all’ 1% (°);
- la funzione aziendale Active Credit Portfolio Steering (ACPS) ha continuato a estendere gli schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l’assorbimento di capitale. A fine marzo 2024, l’ammontare in essere di operazioni di cartolarizzazione sintetica, incluse nel Programma GARC (Active Credit Risk Management), era pari a circa 26 miliardi di euro;
- la funzione ACPS ha anche rafforzato le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso l’ambito di applicazione delle strategie creditizie a criteri ESG, indirizzando nuove erogazioni per oltre 18 miliardi di euro nel 2023 e 3,7 miliardi nel primo trimestre 2024 verso settori economici più sostenibili con il miglior rapporto rischio/rendimento;

●   riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia:
- isytech operativa con circa 470 specialisti dedicati;
- internalizzazione delle competenze core IT avviata con circa 1.770 persone già assunte;
- chiuse 836 filiali dal quarto trimestre 2021 alla luce del lancio della nuova Banca Digitale;
- pienamente funzionante la piattaforma digitale per la gestione analitica dei costi, con 39 iniziative di efficientamento già identificate;
- in corso la razionalizzazione del patrimonio immobiliare in Italia, con una riduzione di circa 491 mila metri quadri dal quarto trimestre 2021;
- circa 5.100 uscite volontarie dal 2022;
- lanciati progetti di digitalizzazione in Eurizon riguardanti Intelligenza Artificiale e Digital Ledger Technology;
- la Mobile App di Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta da Forrester come “Global Mobile Banking Apps Leader” e “Global Digital Experience Leader” per il secondo anno consecutivo, classificandosi prima tra tutte le app bancarie oggetto di valutazione a livello mondiale;

●   crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection & Advisory:
- rafforzamento dell’offerta (nuovi prodotti di asset management e assicurativi) e ulteriore crescita del servizio di consulenza evoluta Valore Insieme per la clientela Affluent e Exclusive: circa 58.000 nuovi contratti e 18,4 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nel 2023, circa 21.000 nuovi contratti e 5,5 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nel primo trimestre 2024;
- Intesa Sanpaolo è stata la prima banca in Italia a offrire nel corso del 2023 il SoftPOS di Nexi, soluzione che permette l’accettazione di pagamenti digitali contact-less da smartphone/tablet senza necessità di un terminale POS;
- arricchita l’offerta commerciale Soluzione Domani dedicata alla clientela Senior (oltre 65 anni e caregiver) con il lancio dell’iniziativa Senior Hub (“SpazioxNoi”), che prevede, in una prima fase, l’apertura di un centro multiservizi dedicato all’invecchiamento attivo, al benessere e all’aggregazione sociale;
- lanciato un nuovo piano digitale focalizzato su telemedicina e prenotazioni online di servizi medici da parte di InSalute Servizi, società della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. Dal 1° gennaio 2024, InSalute Servizi è diventata TPA (Third Party Administrator) del fondo sanitario integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha circa 245.000 assistiti con oltre un milione di pratiche all’anno;

_________
(°)       Secondo la metodologia EBA.       

 

- lanciata un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e medie imprese delle banche del Gruppo in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia e Egitto. Individuati i settori prioritari per i quali è in corso la definizione di una strategia commerciale volta a migliorare l’offerta ESG, nei mercati in cui opera la Divisione International Subsidiary Banks. Avviato un progetto per la creazione di un prodotto di finanziamento (multi-country) dedicato al raggiungimento di obiettivi green, nell’ambito dell’offerta S-Loan;
- a ottobre 2023 firmato il contratto per l’acquisizione del 99,98% di First Bank, banca commerciale rumena focalizzata sulla clientela retail e PMI; l’acquisizione, la cui approvazione da parte delle autorità competenti è alle fasi finali, rafforzerà la presenza del Gruppo Intesa Sanpaolo in Romania e offrirà nuove opportunità alle aziende italiane;    

   forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima e un rafforzamento della governance ESG con:
-    il Comitato Rischi diventato Comitato Rischi e Sostenibilità assumendo maggiori responsabilità ESG da aprile 2022;
-    la nomina, ad aprile 2024, di un Chief Sustainability Officer responsabile di un’Area di Governo costituita per l’accorpamento delle attività ESG e il potenziamento dell’indirizzo strategico ESG, con un forte impegno verso il sociale e il contrasto alle disuguaglianze, un continuo sostegno alla cultura e un significativo contributo alla sostenibilità mediante progetti di innovazione e investimenti in start-up:

□  supporto senza eguali per far fronte ai bisogni sociali:
espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la povertà, fornendo aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all'estero, con oltre 38,3 milioni di interventi effettuati tra il 2022 e il primo trimestre 2024, con circa 31,2 milioni di pasti, oltre 3,4 milioni di posti letto, circa 3,3 milioni di medicinali e oltre 446.000 capi di abbigliamento;
- occupabilità: programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025: nel primo trimestre 2024 richieste di iscrizione da parte di oltre 3.500 studenti tra i 18 e i 29 anni, 850 studenti intervistati e circa 400 formati e in formazione con 15 corsi (oltre 4.300 formati e in formazione dal 2019) e oltre 2.400 aziende coinvolte dal lancio dell’iniziativa nel 2019;
- disuguaglianze e inclusione educativa: programma di inclusione educativa: rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane: nel primo trimestre 2024 coinvolgimento di oltre 230 scuole e oltre 3.960 studenti per promuovere l’inclusione educativa, supportando il merito e la mobilità sociale (oltre 2.470 scuole coinvolte tra il 2022 e il primo trimestre 2024);
- social housing: sono state rafforzate le iniziative del Gruppo in corso in termini di promozione di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti);
- contributo previsto pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui circa 0,4 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023 - primo trimestre 2024 e la restante parte inclusa pro-quota nelle prospettive di utile netto per il 2024-2025), di cui circa un miliardo di euro per gli importi destinati alle iniziative e circa 500 milioni di euro per i costi di struttura delle circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative;
- costituita una nuova unità organizzativa con sede a Brescia con funzioni di indirizzo e di governo delle attività del Gruppo dedicate all’impatto sociale, denominata “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, al fine di rafforzare la strategia d’intervento a favore del Paese, dei territori e delle comunità;

□  forte focus sull’inclusione finanziaria:
- concesso un miliardo di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nel primo trimestre 2024 (concessi 15,8 miliardi tra il 2022 e il primo trimestre 2024);

□  continuo impegno per la cultura:
- Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, su una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, hanno avuto oltre 205.000 visitatori nel primo trimestre 2024, per un totale di circa 1,4 milioni dal 2022 (ingresso gratuito per gli under 18);

□  promozione dell’innovazione:
- progetti di innovazione: 59 progetti di innovazione rilasciati da Intesa Sanpaolo Innovation Center nel primo trimestre 2024, per un totale di 464 dal 2022;
- Neva SGR: oltre 8 milioni di euro di investimenti in start-up nel primo trimestre 2024, per un totale di oltre 93 milioni dal 2022;

□  accelerazione dell’impegno a zero emissioni nette:
- a seguito dell’adesione del Gruppo alla NetZero Banking Alliance (NZBA), alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), alla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA) (°):
    ▫ pubblicati nel Piano di Impresa 2022-2025 gli obiettivi intermedi al 2030 fissati per 4 settori ad alta emissione (Oil & Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining); nel 2023 fissati obiettivi per due ulteriori settori (Iron &     Steel e Commercial Real Estate) e rivisti gli obiettivi per Power Generation e Automotive in linea con la filiera e il perimetro definiti per ottenere la convalida da parte di SBTi. Nel 2023 le emissioni finanziate assolute per i sei     predetti settori NZBA evidenzia una diminuzione pari a oltre il 22% rispetto al 2022;
    ▫ la documentazione necessaria per ottenere la convalida da parte di SBTi è stata presentata a marzo 2024;
- circa 90% dell’energia acquistata derivante da fonti rinnovabili;   

□  supporto alla clientela nella transizione ESG/climate:
- erogati circa 47,2 miliardi di euro tra il 2021 e il primo trimestre 2024 dei 76 miliardi di nuovo credito disponibile a supporto di green economy, economia circolare e transizione ecologica in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026;
- circa 0,6 miliardi di euro di Mutui Green nel primo trimestre 2024 (4,9 miliardi tra il 2022 e il primo trimestre 2024), dei 12 miliardi di nuovo credito Green agli individui nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025;
- 8 miliardi di euro di linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di Impresa 2022-2025: erogati 0,8 miliardi di euro nel primo trimestre 2024 (9,4 miliardi tra il 2022 e il primo trimestre 2024);
- attivati 14 Laboratori ESG (a Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, Bari-Taranto, Roma, Napoli-Palermo, Milano, Torino, Firenze e Macerata), punti di incontro fisico e virtuale per supportare le piccole e medie imprese nell’approccio alla sostenibilità, ed evoluzione dei servizi di consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri);
- nel 2024 la gamma dei prodotti S-Loan, dedicati alle piccole e medie imprese per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, è stata rivista da sei a tre linee (S-Loan ESG, S-Loan CER e S-Loan Diversity): circa 0,3 miliardi di euro erogati nel primo trimestre 2024 (circa 5,5 miliardi dal lancio nel luglio 2020);

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(°) Il 25 aprile 2024 la NZIA ha cessato di operare e l’United Nations Environment Programme (UNEP) ha annunciato la creazione del Forum for Insurance Transition to Net Zero (FIT), un nuovo forum multistakeholder per un dialogo strutturato convocato e guidato dalle Nazioni Unite per sostenere la necessaria accelerazione ed estensione dell’azione volontaria in tema di clima da parte del settore assicurativo e dei principali stakeholder. Intesa Sanpaolo Vita è uno dei Founding FIT Participants.

- rafforzamento dell’offerta di prodotti di investimento ESG di asset management, con un’incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon cresciuta a circa il 76%; opzioni di investimento (art. 8 e 9 della SFDR) per i prodotti assicurativi disponibili alla clientela pari a oltre l’ 80%;
- forte impegno in attività di Stewardship: nel primo trimestre 2024 Eurizon Capital SGR ha partecipato a 201 assemblee degli azionisti (di cui il 97% costituito da società quotate all’estero) e a 228 engagement (di cui il 25% su tematiche ESG);
- emessi 13 green e social bond per un ammontare complessivo di 8,8 miliardi di euro tra il 2022 e il primo trimestre 2024.

Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices e si classifica prima banca in Europa e seconda al mondo nel 2024 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index” e prima tra le banche del peer group nelle valutazioni di Sustainalytics. Inoltre, Intesa Sanpaolo:
-    è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di genere Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente superiore alla media del settore finanziario a livello mondiale e delle società italiane;
-    è stata riconosciuta come prima banca in Europa e unica in Italia nel Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2023 tra le 100 migliori aziende per diversità e inclusione;
-    si è classificata al primo posto nella classifica globale ESG Corporate Award, nella categoria Best Company for Diversity Equity & Inclusion, tra le società large cap;
-    è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la parità di genere “Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022”, prevista dal PNRR, per l’impegno nella diversity & inclusion;
-    è stata la prima banca in Italia e tra le prime banche in Europa a ottenere la certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS) - Diversity;

●   le persone del Gruppo sono la risorsa più importante:
- assunti circa 3.450 professional dal 2021;
- riqualificate circa 4.650 persone ed erogate circa 27,9 milioni di ore di formazione dal 2022;
- circa 270 talenti hanno già completato il percorso di sviluppo nell’ambito dell’International Talent Program, tuttora in corso per altre circa 200 persone;
- individuate circa 470 key people soprattutto nell’ambito del middle management per iniziative dedicate di sviluppo e formazione;
- implementato il monitoraggio della realizzazione degli obiettivi di diversity & inclusion per ogni Divisione e Area di Governo; rafforzata la collaborazione con ISPROUD, la prima community di persone del Gruppo (attualmente oltre 1.250 persone LGBTQ+ e alleati);
- continua a crescere l’indice di soddisfazione delle Persone di Intesa Sanpaolo, che raggiunge il livello più alto degli ultimi dieci anni (84% nel 2023 rispetto a 79% nel 2021 e 66% nel 2013);
- Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2024 per il terzo anno consecutivo da Top Employers Institute, ha ricevuto il premio come Best Talent Acquisition Team nell’ambito dei 2023 LinkedIn Talent Awards ed è risultata prima nella classifica LinkedIn Top Companies 2024 che ha riconosciuto Intesa Sanpaolo come migliore azienda in Italia per lo sviluppo della carriera e la crescita professionale.

 

Nel primo trimestre 2024, per il Gruppo si registra:

●  utile netto in crescita del 17,6% a 2.301 milioni di euro, da 1.956 milioni del primo trimestre 2023;

●  risultato corrente lordo in crescita del 16,9% a 3.930 milioni di euro, da 3.363 milioni del primo trimestre 2023;

●  risultato della gestione operativa in aumento del 18,2% rispetto al primo trimestre 2023;

●  proventi operativi netti in crescita dell’ 11,1% rispetto al primo trimestre 2023 (interessi netti +20,8%, commissioni nette +6,3%, risultato dell’attività assicurativa +14,6%);

●  costi operativi in aumento dell’ 1,3% rispetto al primo trimestre 2023;

●  elevata efficienza, con un cost/income al 38,2%, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee;

●  costo del rischio annualizzato a 22 centesimi di punto, con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro;

●  qualità del credito (°):
-    a fine marzo 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati (°°) sui crediti complessivi è pari all’ 1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e al 2% al lordo;
-    l’esposizione verso la Russia (^) è in ulteriore riduzione, diminuita di circa l’ 84% (oltre 3 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo, e i crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2;

●  elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati:
-    livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 50,7% a fine marzo 2024, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 73%;
-    robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine marzo 2024;

_______
(°)       Nessun ammontare materiale di moratorie in essere a fine marzo 2024. L’ammontare di crediti garantiti dallo Stato è pari a quasi 22 miliardi di euro (oltre 3 miliardi SACE e oltre 18 miliardi Fondo PMI).
(°°)     Dai crediti deteriorati a fine marzo 2024 sono esclusi i portafogli classificati come destinati a prossime cessioni, contabilizzati nella voce attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, pari a circa 0,2 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore e a circa 0,1 miliardi al netto.
(^)       Esposizione creditizia verso clientela on-balance, cross-border e della controllata Banca Intesa in Russia, al netto delle garanzie di Export Credit Agencies e post rettifiche di valore. Al 31 marzo 2024, post rettifiche di valore, l’esposizione creditizia on-balance cross-border verso la Russia è pari a 0,50 miliardi di euro di cui 0,49 miliardi verso clientela, al netto di 0,8 miliardi di euro di garanzie di Export Credit Agencies (off-balance nulli verso clientela e pari a 0,07 miliardi verso banche, al netto di 0,3 miliardi di garanzie ECA) e quella on-balance delle controllate è pari a 0,8 miliardi, di cui 0,11 miliardi verso clientela, per Banca Intesa in Russia e a 0,06 miliardi, verso banche, per Pravex Bank in Ucraina (off-balance, verso clientela, pari a 0,04 miliardi per la controllata in Russia e 0,04 miliardi per la controllata in Ucraina). L’esposizione creditizia verso controparti russe attualmente inserite nelle liste SDN dei soggetti a cui si applicano sanzioni è pari a 0,25 miliardi di euro.

        

●  patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 marzo 2024, deducendo dal capitale (°) 1,6 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo trimestre e 1,7 miliardi di buyback da avviare a giugno 2024, il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,3% (°°), senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nell’orizzonte compreso tra il secondo trimestre 2024 e il 2025, rispetto a un requisito SREP - comprensivo di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e  Countercyclical Capital Buffer (*) - da rispettare nel 2024 pari al 9,34% (**);

●  elevata liquidità e forte capacità di funding: a fine marzo 2024, attività liquide per 270 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 192 miliardi; ampiamente rispettati i requisiti normativi di liquidità Liquidity Coverage Ratio (pari a 169% (^)) e Net Stable Funding Ratio (pari a 121%). Le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari al 31 marzo 2024 a circa 9 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III;

ampiamente rispettato il requisito normativo Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities (MREL): ratio, calcolato sui Risk Weighted Assets, a fine marzo 2024 (#) pari a 40,6% per il totale e a 22,6% per la componente subordinata, rispetto a requisiti pari rispettivamente a 25,9% e a 17,7% comprensivi di un Combined Buffer Requirement pari a 4%;

●  supporto all’economia reale: circa 14 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo trimestre 2024, con circa 9 miliardi in Italia, di cui circa 8 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 700 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo trimestre 2024 e 141.500 dal 2014, preservando rispettivamente 3.500 e 708.000 posti di lavoro;

_______
(°)      Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
(°°)    Common Equity Tier 1 ratio pro-forma stimato pari al 14,7% considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo.
(*)       Countercyclical Capital Buffer calcolato considerando l’esposizione al 31 marzo 2024 nei vari Paesi in cui è presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2025 se disponibili o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l’Italia per il primo semestre del 2024).
(**)     Applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020, che prevede che il requisito di Pillar 2 venga rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi da Common Equity Tier 1.(^)       Media degli ultimi dodici mesi.
(#)       Dati gestionali preliminari.

I risultati di conto economico del primo trimestre 2024

Il conto economico consolidato del primo trimestre 2024 registra interessi netti pari a 3.932 milioni di euro, in flessione dell’ 1,6% rispetto ai 3.995 milioni del quarto trimestre 2023 e in aumento del 20,8% rispetto ai 3.254 milioni del primo trimestre 2023.
Le commissioni nette sono pari a 2.272 milioni di euro, in aumento del 7,7% rispetto ai 2.110 milioni del quarto trimestre 2023. In dettaglio, si registra una flessione delle commissioni da attività bancaria commerciale del 2,6% e una crescita del 12,3% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,...), nel cui ambito si registra un aumento del 59,5% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli, del 4,8% per quella relativa al risparmio gestito (commissioni di performance pari a 10 milioni di euro nel primo trimestre 2024 e a 21 milioni nel quarto trimestre 2023) e dell’ 8,7% per quella relativa ai prodotti assicurativi. Le commissioni nette del primo trimestre 2024 crescono del 6,3% rispetto ai 2.137 milioni del primo trimestre 2023. In dettaglio, si registra una crescita dell’ 1,9% delle commissioni da attività bancaria commerciale e dell’ 8,6% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra una crescita del 31,7% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e del 7% per la componente relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance nulle nel primo trimestre 2023) e una diminuzione del 5,3% per quella relativa ai prodotti assicurativi.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 455 milioni di euro, in crescita del 16,4% rispetto ai 391 milioni del quarto trimestre 2023 e del 14,6% rispetto ai 397 milioni del primo trimestre 2023.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value registra un saldo positivo pari a 79 milioni di euro, rispetto a un saldo negativo pari a 91 milioni del quarto trimestre 2023, con la componente relativa alla clientela che ammonta a 70 milioni rispetto a 80 milioni, quella di capital markets che registra un saldo negativo per 145 milioni rispetto a un saldo negativo per 136 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che registra un saldo positivo per 148 milioni rispetto a un saldo negativo per 36 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che ammonta a 6 milioni rispetto a un milione. Il saldo positivo pari a 79 milioni del primo trimestre 2024 si confronta con il saldo positivo per 262 milioni del primo trimestre 2023, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla clientela era stato di 89 milioni, quello della componente di capital markets di 65 milioni, quello dell’attività di trading e tesoreria di 107 milioni e quello dei prodotti strutturati di credito di un milione.
I proventi operativi netti sono pari a 6.732 milioni di euro, in aumento del 5,6% rispetto ai 6.373 milioni del quarto trimestre 2023 e dell’ 11,1% rispetto ai 6.057 milioni del primo trimestre 2023.
I costi operativi ammontano a 2.570 milioni di euro, in calo del 25,9% rispetto ai 3.468 milioni del quarto trimestre 2023, a seguito di una diminuzione del 27,1% per le spese del personale, del 32,1% per le spese amministrative e del 3,3% per gli ammortamenti; i costi operativi del primo trimestre 2024 aumentano dell’ 1,3% rispetto ai 2.536 milioni del corrispondente trimestre 2023, a seguito di un aumento del 2,1% per le spese del personale e del 6,9% per gli ammortamenti e di una diminuzione del 3,3% per le spese amministrative.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 4.162 milioni di euro, in crescita del 43,3% rispetto ai 2.905 milioni del quarto trimestre 2023 e del 18,2% rispetto ai 3.521 milioni del primo trimestre 2023. Il cost/income ratio nel primo trimestre 2024 è pari al 38,2%, rispetto al 54,4% del quarto trimestre 2023 e al 41,9% del primo trimestre 2023.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 236 milioni di euro (comprendenti 5 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 616 milioni del quarto trimestre 2023 (che includevano 148 milioni per favorire il de-risking e 35 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina) e a 189 milioni del primo trimestre 2023 (che includevano 52 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 53 milioni di euro (comprendenti 34 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 332 milioni del quarto trimestre 2023 (che includevano 43 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina) e ai 70 milioni del primo trimestre 2023 (che includevano 19 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina).
Gli altri proventi netti sono pari a 57 milioni di euro, rispetto a 29 milioni di euro nel quarto trimestre 2023 e a 101 milioni nel primo trimestre 2023 (che includevano 116 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione del ramo acquiring in Croazia).
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al quarto trimestre 2023 e al primo trimestre 2023.
Il risultato corrente lordo è pari a 3.930 milioni di euro, rispetto a 1.986 milioni del quarto trimestre 2023 e a 3.363 milioni del primo trimestre 2023.
Il risultato netto consolidato è pari a 2.301 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
-   imposte sul reddito per 1.278 milioni di euro;
-   oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 56 milioni;
-   effetti economici negativi derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) per 29 milioni;
-   tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 257 milioni di euro, derivanti da oneri ante imposte per 3 milioni relativi al fondo di risoluzione, per 356 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi italiano, per un milione relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e per 15 milioni relativi a variazioni negative di fair value riguardanti Atlante. La voce aveva registrato riprese di valore per 18 milioni di euro nel quarto trimestre 2023, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: riprese di valore per 39 milioni relative ai contributi al fondo di garanzia dei depositi italiano, oneri per 9 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero e per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 7 milioni riguardanti Atlante. Nel primo trimestre 2023 questa voce era ammontata a 228 milioni di euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 330 milioni relativi al contributo ordinario al fondo di risoluzione stimato per l’intero 2023, per 2 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero e per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 8 milioni riguardanti Atlante;
-   un utile di pertinenza di terzi per 9 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 2.301 milioni di euro nel primo trimestre 2024 si confronta con quello pari a 1.602 milioni nel quarto trimestre 2023 e a 1.956 milioni nel primo trimestre 2023.

Lo stato patrimoniale al 31 marzo 2024

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 marzo 2024 i finanziamenti verso la clientela sono pari a 423 miliardi di euro, in diminuzione dell’ 1,5% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 5,9% rispetto al 31 marzo 2023 (in diminuzione dello 0,2% rispetto al quarto trimestre 2023 e del 3,5% rispetto al primo trimestre 2023 considerando i volumi medi (*) di periodo). Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 4.955 milioni di euro, in diminuzione dello 0,2% rispetto ai 4.965 milioni del 31 dicembre 2023. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 987 milioni di euro rispetto ai 937 milioni del 31 dicembre 2023, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,2% (0,2% anche al 31 dicembre 2023), e un grado di copertura al 73% (72,4% a fine 2023). Le inadempienze probabili ammontano a 3.541 milioni di euro rispetto ai 3.571 milioni del dicembre 2023 e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 427 milioni di euro rispetto ai 457 milioni di fine 2023.
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.334 miliardi di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 9,8% rispetto al 31 marzo 2023. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta bancaria ammonta a 576 miliardi, in linea con il 31 dicembre 2023 e in aumento del 7,8% rispetto al 31 marzo 2023. La raccolta diretta assicurativa è pari a 174 miliardi, in aumento dello 0,6% rispetto al 31 dicembre 2023 e in flessione dell’ 1% rispetto al 31 marzo 2023. La raccolta indiretta ammonta a 750 miliardi, in aumento del 3,9% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 10,8% rispetto al 31 marzo 2023. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 453 miliardi, in crescita del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 4,2% rispetto al 31 marzo 2023; la nuova produzione vita nel primo trimestre 2024 ammonta a 3,6 miliardi di euro. La raccolta amministrata è pari a 297 miliardi, in crescita del 6,7% rispetto al 31 dicembre 2023 e del 22,7% rispetto al 31 marzo 2023.
I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2024 - calcolati deducendo dal capitale (°) 1,6 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo trimestre e 1,7 miliardi di buyback da avviare a giugno 2024 - risultano pari a:
-     13,3% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,7% a fine 2023, 13,2% proforma deducendo il buyback),
-     15,9% per il Tier 1 ratio (16,3% a fine 2023, 15,7% proforma deducendo il buyback),
-     18,9% per il coefficiente patrimoniale totale (19,2% a fine 2023, 18,6% proforma deducendo il buyback).

                                                                            * * *

_______
(*)    Escluso il finanziamento alle Banche in Liquidazione Coatta Amministrativa (ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca).
(°)    Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.

 

Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza - oltre a quanto precedentemente detto in merito alla qualità dei crediti e al livello dei coefficienti patrimoniali - sono costituiti da una robusta liquidità e da un leverage contenuto.

Con riferimento alla liquidità, Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
-   un’elevata liquidità prontamente disponibile (inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche Centrali ricevuti a collaterale ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 192 miliardi di euro a fine marzo 2024,
-   un elevato ammontare di attività liquide (comprendenti la liquidità prontamente disponibile - esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale - e gli attivi stanziabili dati a collaterale), pari a 270 miliardi di euro a fine marzo 2024,
-   indicatori di liquidità ampiamente superiori ai requisiti normativi: Liquidity Coverage Ratio pari a 169% (°) e Net Stable Funding Ratio pari a 121%,
-   operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti pari al 31 marzo 2024 a circa 9 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III,
-   fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta - bancaria - da clientela (inclusi i titoli emessi) costituita per il 77% dalla componente retail,
-   raccolta a medio lungo termine wholesale per 1,6 miliardi di euro nel primo trimestre 2024.
L’indicatore MREL ratio, calcolato su Risk Weighted Assets, al 31 marzo 2024 (*) è pari a 40,6% per il totale e a 22,6% per la componente subordinata, rispetto a requisiti pari rispettivamente a 25,9% e a 17,7% comprensivi di un Combined Buffer Requirement pari a 4%.

 

Il leverage ratio al 31 marzo 2024 (che include le esposizioni verso la Banca Centrale Europea) è pari a 5,8%, valore tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari europei.

* * *

Al 31 marzo 2024, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 4.244 sportelli bancari - 3.310 in Italia e 934 all’estero - e 93.910 persone.

* * *

____________
(°)       Media degli ultimi dodici mesi.
(*)       Dati gestionali preliminari.

 

I risultati per area di Business

La Divisione Banca dei Territori include:

-   clientela Retail (individui e aziende con esigenze finanziarie di minore complessità);
-   clientela Exclusive (individui con esigenze finanziarie di maggiore complessità);
-   clientela Imprese (aziende con esigenze finanziarie di maggiore complessità, generalmente Piccole e Medie Imprese);
-   clientela costituita da enti nonprofit.
La Divisione include la digital bank controllata Isybank (che opera anche nell’instant banking tramite Mooney, partnership con il Gruppo ENEL).

La Divisione Banca dei Territori registra:

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

4° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

2.941

2.790

5,4%

Costi operativi

   

-1.476

-1.919

-23,1%

Risultato della gestione operativa

 

1.465

871

68,2%

cost/income ratio 

 

 

50,2%

68,8%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

-267

-508

 

Risultato corrente lordo

 

1.198

380

 

Risultato netto

   

588

249

 
             

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

1° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

   

2.941

2.777

5,9%

incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo

44%

46%

 

Costi operativi

   

-1.476

-1.503

-1,8%

Risultato della gestione operativa

 

1.465

1.274

15,0%

cost/income ratio 

   

50,2%

54,1%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

-267

-217

 

Risultato corrente lordo

   

1.198

1.057

 

Risultato netto

   

588

689

 
             

                           

La Divisione IMI Corporate & Investment Banking comprende:
-     Client Coverage & Advisory, che include in particolare Institutional Clients cui compete la relazione con le istituzioni finanziarie e Global Corporate cui compete la relazione con i clienti che hanno un fatturato superiore a 350 milioni di euro e raggruppati, secondo il modello settoriale, nei seguenti 8 comparti di attività: Automotive & Industrials; Basic Materials & Healthcare; Food & Beverage and Distribution; Retail & Luxury; Infrastructure; Real Estate; Energy; Telecom, Media & Technology;
-     Distribution Platforms & GTB, che include in particolare Global Transaction Banking cui compete la gestione dei servizi transazionali e IMI CIB International Network cui compete lo sviluppo internazionale della Divisione e la responsabilità delle filiali estere, degli uffici di rappresentanza e delle società estere corporate (Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg, Intesa Sanpaolo Bank Ireland e Intesa Sanpaolo Brasil);
-     Global Banking & Markets, deputata in particolare all’attività di finanza strutturata, primary markets e capital markets (equity e debt capital markets).
Nel perimetro della Divisione rientra inoltre l’attività di gestione del portafoglio proprietario del Gruppo.

La Divisione IMI Corporate & Investment Banking registra:

 

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

4° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

1.009

971

3,9%

Costi operativi

   

-348

-428

-18,7%

Risultato della gestione operativa

661

543

21,7%

cost/income ratio

   

34,5%

44,1%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

37

-45

 

Risultato corrente lordo

 

698

498

 

Risultato netto

   

468

336

 

 

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

1° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

1.009

951

6,1%

incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo

15%

16%

 

Costi operativi

   

-348

-325

7,1%

Risultato della gestione operativa

661

626

5,6%

cost/income ratio 

   

34,5%

34,2%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

37

-41

 

Risultato corrente lordo

 

698

585

 

Risultato netto

   

468

394

 
             


La Divisione International Subsidiary Banks presidia l’attività del Gruppo sui mercati esteri nei quali è presente tramite banche controllate e partecipate che svolgono attività di commercial banking, fornisce indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate, è responsabile della definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati già presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell’operatività delle banche estere e della gestione delle relazioni delle banche estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le filiali o altri uffici esteri della Divisione IMI Corporate & Investment Banking. La Divisione opera con l’HUB Europa Sud-Orientale, costituito da Privredna Banka Zagreb in Croazia, Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina in Bosnia-Erzegovina e Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, il Danube HUB, costituito da VUB Banka in Slovacchia e Repubblica Ceca e Intesa Sanpaolo Bank Romania, e con Intesa Sanpaolo Bank Albania, CIB Bank in Ungheria, Banca Intesa Beograd in Serbia, Bank of Alexandria in Egitto, Pravex Bank in Ucraina e Eximbank in Moldavia.

La Divisione International Subsidiary Banks registra:

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

4° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

   

788

746

5,6%

Costi operativi

   

-298

-360

-17,2%

Risultato della gestione operativa

 

490

386

26,9%

cost/income ratio 

   

37,8%

48,3%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

 

-19

-130

 

Risultato corrente lordo

   

472

258

 

Risultato netto

   

318

172

 
                     

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

1° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

788

663

18,9%

incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo

12%

11%

 

Costi operativi

   

-298

-268

11,2%

Risultato della gestione operativa

 

490

395

24,1%

cost/income ratio 

   

37,8%

40,4%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

-19

-2

 

Risultato corrente lordo

 

472

513

 

Risultato netto

   

318

366

 
             

          

La Divisione Private Banking serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, IW Private Investments, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo, Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland.

La Divisione Private Banking registra:

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

4° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

   

858

821

4,5%

Costi operativi

   

-239

-281

-14,9%

Risultato della gestione operativa

 

619

540

14,6%

cost/income ratio 

   

27,9%

34,2%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

-5

-66

 

Risultato corrente lordo

   

634

488

 

Risultato netto

   

409

328

 
                   

(milioni di euro)

     

1° trim. 24

1° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

   

858

754

13,8%

incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo

 

13%

12%

 

Costi operativi

     

-239

-229

4,4%

Risultato della gestione operativa

   

619

525

17,9%

cost/income ratio 

   

27,9%

30,4%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

 

-5

-12

 

Risultato corrente lordo

   

634

513

 

Risultato netto

     

409

343

 

           

La Divisione Asset Management fornisce soluzioni di asset management rivolte alla clientela del Gruppo, alle reti commerciali esterne al Gruppo e alla clientela istituzionale tramite Eurizon Capital. Ad Eurizon Capital fanno capo le controllate Eurizon Capital S.A., asset manager lussemburghese rivolto allo sviluppo sul mercato internazionale, Epsilon SGR, specializzata in prodotti strutturati, Eurizon Asset Management Slovakia a cui fanno capo Eurizon Asset Management Hungary e Eurizon Asset Management Croatia (polo dell’asset management nell’Est Europa), Eurizon Capital Real Asset SGR, dedicata ad asset class alternative, Eurizon SLJ Capital LTD, asset manager inglese concentrato su strategie macro e valutarie, Eurizon Capital Asia Limited e il 49% della società cinese di asset management Penghua Fund Management.

La Divisione Asset Management registra:

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

4° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

240

219

9,6%

Costi operativi

   

-54

-76

-28,9%

Risultato della gestione operativa

 

186

143

30,1%

cost/income ratio 

 

22,5%

34,7%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

0

0

 

Risultato corrente lordo

 

216

143

 

Risultato netto

   

163

103

 
                     

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

1° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

240

235

2,1%

incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo

4%

4%

 

Costi operativi

   

-54

-52

3,8%

Risultato della gestione operativa

186

183

1,6%

cost/income ratio 

   

22,5%

22,1%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

0

-2

 

Risultato corrente lordo

 

216

181

 

Risultato netto

   

163

129

 
             

                                                                       
La Divisione Insurance sviluppa l’offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo e include Intesa Sanpaolo Vita (che controlla anche Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo RBM Salute, Intesa Sanpaolo Insurance Agency e InSalute Servizi) e Fideuram Vita.

La Divisione Insurance registra:

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

4° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

   

441

380

16,1%

Costi operativi

   

-86

-115

-25,2%

Risultato della gestione operativa

   

355

265

34,0%

cost/income ratio

   

19,5%

30,3%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

 

1

4

 

Risultato corrente lordo

   

356

269

 

Risultato netto

   

241

167

 

             

(milioni di euro)

   

1° trim. 24

1° trim. 23

var. %

             

Proventi operativi netti

 

441

384

14,8%

incidenza sui proventi operativi netti del Gruppo

7%

6%

 

Costi operativi

   

-86

-82

4,9%

Risultato della gestione operativa

355

302

17,5%

cost/income ratio 

   

19,5%

21,4%

 

Totale accantonamenti e rettifiche di valore nette

1

2

 

Risultato corrente lordo

 

356

304

 

Risultato netto

   

241

201

 
             

    

Le prospettive

L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a 8 miliardi di euro.

Per il 2024 si prevede:
-   una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento degli interessi netti e da un incremento delle commissioni nette e del risultato dell’attività assicurativa basato sulla leadership del Gruppo nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory;
-   una stabilità dei costi operativi, nonostante gli investimenti in tecnologia, soprattutto a seguito di minori spese per il personale;
-   un basso costo del rischio, derivante dallo status di Banca a “zero NPL” e dall’elevata qualità del portafoglio crediti;
-   una riduzione dei tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario, non essendoci più contribuzione al fondo di risoluzione.

Si prevede una forte distribuzione di valore:
-   payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2024 e al 2025 (*) rispetto all’importo relativo al 2023;
-   buyback pari a 1,7 miliardi di euro da avviare a giugno 2024;
-   ulteriori distribuzioni per il 2024 e il 2025 da valutare anno per anno.
Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio - confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - pari nel 2025 a oltre il 14% ante Basilea 4, a oltre il 13,5% post Basilea 4 e a oltre il 14,5% post Basilea 4 includendo l’assorbimento delle DTA (che avverrà per la gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di Impresa e del buyback da avviare a giugno 2024 e non considerando un’eventuale ulteriore distribuzione.

* * *

_________
(*)    Subordinatamente all’approvazione dell’Assemblea.

Ai fini di comparabilità dei risultati, i dati di conto economico relativi alle aree di Business dei quattro trimestri 2023 sono stati riesposti per la riallocazione di alcune componenti tra aree di Business e Centro di Governo.

* * *

Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel primo trimestre 2024, si allegano i prospetti relativi al conto economico e allo stato patrimoniale consolidati riclassificati inclusi nel resoconto approvato dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la società di revisione sta completando le attività finalizzate al rilascio dell’attestazione prevista dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.

* * *

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Elisabetta Stegher, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

* * *

La presente comunicazione e le informazioni ivi contenute non hanno finalità di né costituiscono in alcun modo consulenza in materia di investimenti. Le dichiarazioni ivi contenute non sono state oggetto di verifica indipendente. Non viene fatta alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe essere fatto relativamente all’imparzialità, accuratezza, completezza, correttezza e affidabilità delle informazioni ivi contenute. La Società e i suoi rappresentanti declinano ogni responsabilità (sia per negligenza o altro), derivanti in qualsiasi modo da tali informazioni e/o per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo o meno di questa comunicazione. Accedendo a questi materiali, il lettore accetta di essere vincolato dalle limitazioni di cui sopra.

Questo comunicato stampa contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come “è possibile,” “si dovrebbe,” “si prevede,” “ci si attende,” “si stima,” “si ritiene,” “si intende,” “si progetta,” “obiettivo” oppure dall’uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall’uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.

A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.

Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data odierna. Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l’osservanza delle leggi applicabili. Tutte le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.

* * *

Investor Relations
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